Il termine swing trading può far pensare ad un’estrema volatilità e ansia, ma in verità questo è uno stile di trading che premia la disciplina e la concentrazione.
Lo swing trading è uno stile che mira a creare opportunità sui movimenti di mercato a breve termine in un periodo di giorni o settimane.
L’idea chiave è quella di capire quando un titolo (o qualsiasi altro asset) sta per fare una mossa al rialzo o al ribasso e impostare il trading in modo tale da sfruttare il previsto movimento dei prezzi.
Aprendo una posizione poco prima che il prezzo delle azioni aumenti o diminuisca, un trader mira a cavalcare la maggior parte del movimento dei prezzi (alias lo swing) prima di chiudere al momento opportuno, sperando di aver fatto profitti.
Ogni swing trade è un evento autonomo; dopo che il ciclo di acquisto e vendita è stato completato, inizia il trade successivo. Lo swing trading è attivo e a breve termine, a differenza degli investimenti passivi a lungo termine incentrati su una strategia di “buy-and-hold”.
Perché fare swing trading?
Lo swing trading offre il potenziale per creare opportunità dalla volatilità intrinseca nel mercato azionario. Sì, questa affermazione si applica praticamente a tutte le forme di investimento, ma lo swing trading è unico nelle modalità.
Prendiamo in considerazione il tipico scenario di investimento in cui si acquista un titolo nella speranza che il suo prezzo aumenti dopo un periodo di tempo diciamo di un anno.
Se questo si verifica si può decidere di vendere le azioni per il prezzo più alto, intascando la differenza come profitto. Tuttavia, se il titolo termina l’anno ad un prezzo inferiore, si dovrebbe scegliere tra il suo mantenimento o la sua vendita con una perdita.
Colui che fa swing trading, però, all’interno lo stesso anno può eseguire più operazioni.
Ancora meglio, lo swing trader non deve preoccuparsi se il prezzo delle azioni è in rialzo o in ribasso alla fine del periodo di un anno.
Inoltre, si noti che poiché gli swing trader possono guadagnare sia dai movimenti di prezzo verso l’alto che verso il basso, possono trarre beneficio indipendentemente dalla direzione in cui va il prezzo o da dove finisce alla fine.
Pro e contro dello swing trading
Pro | Contro |
Minor tempo richiesto rispetto al day-trading | Comporta rischi durante la notte e nel fine settimana |
Consente ad un trader di creare opportunità in un breve periodo di tempo, se azzecca la maggior parte di un movimento di prezzo | Movimenti bruschi del mercato possono infliggere perdite significative |
Si può fare trade facendo affidamento sull’analisi tecnica e avendo un approccio mirato | Rinuncia alle tendenze a lungo termine a favore di azioni di prezzo a breve termine |
Quali tipi di titoli potrebbero essere più adatti per lo swing trading?
Lo swing trading funziona meglio come stile di trading quando c’è un livello sufficiente di volatilità dei prezzi e liquidità. Il primo fornisce opportunità, mentre il secondo è necessario per i trader per entrare e uscire dalle loro posizioni nei tempi appropriati.
Date queste esigenze, il mercato azionario è altamente adatto allo swing trading; in particolare, le azioni a grande capitalizzazione sono tra le migliori candidate in quanto in genere sono i titoli maggiormente scambiati sulle principali borse.
Sembrerebbe che le azioni che vengono scambiate frequentemente abbiano un’elevata liquidità e siano le preferite dagli swing trader. Questo perché è più facile trovare acquirenti per tali azioni, il che consente agli swing trader di uscire dalle loro posizioni a prezzi favorevoli.
Al contrario, se un titolo ha poca liquidità, uno swing trader può essere costretto a lasciare la propria posizione ad un prezzo sfavorevole.
Lo swing trading è rischioso?
Uno swing trader mira a sfruttare la differenza dei prezzi delle azioni in un arco di tempo relativamente breve, motivo per cui chi decide di intraprendere questo percorso deve essere a proprio agio con l’alta volatilità. Infatti, maggiore è la volatilità, maggiore è il potenziale di guadagni, ma anche di perdite.
Gli swing trade in genere durano diversi giorni o settimane, il che espone i trader a rischi notturni e nel fine settimana. Questo accade quando un titolo sperimenta una discontinuità per cui il suo prezzo sale o scende dalla chiusura del giorno precedente senza che si verifichi alcuna negoziazione.
Tuttavia, in tutta onestà, lo swing trading potrebbe essere meno rischioso rispetto al day trading, che ha un arco temporale di investimento significativamente più breve. Inoltre, detenere un titolo per alcuni giorni o alcune settimane riduce le possibilità di detenere un titolo che si riduce a zero nel lungo periodo.
Nonostante quanto sopra, lo swing trading comporta tutti i rischi tipici che derivano dall’investimento nel mercato azionario, incluso il rischio di perdere l’intero investimento o persino di avere perdite superiori al capitale.
Come fare swing trading?
Un investitore può fare swing trading acquistando e vendendo azioni, con esposizione diretta o indiretta ai titoli azionari negoziati.
- Esposizione diretta significa acquistare e vendere le azioni effettive che si vogliono negoziare su una borsa o attraverso una piattaforma di brokeraggio.
- Esposizione indiretta significa fare uso di derivati finanziari come Contratti per Differenza (CFD) per ottenere l’esposizione all’azione dei prezzi delle azioni, senza doverne assumere la proprietà effettiva.
La differenza è che l’utilizzo dei CFD per fare swing trading consente di assumere una posizione più ampia con un capitale più piccolo tramite la leva finanziaria.
Per quanto questo possa essere preferibile per coloro che vogliono fare trading senza dover mettere in campo un grande capitale, bisogna essere consapevoli del fatto che il risultato sarà amplificato, sia che si tratti di un guadagno o di una perdita.
Al contrario, l’acquisto e la vendita diretti di azioni senza leva finanziaria offrono un migliore controllo contro i risultati negativi, ma allo stesso tempo sono ridotti anche i potenziali guadagni. Inoltre, l’acquisto diretto delle azioni richiederà probabilmente un capitale di partenza maggiore rispetto a quando si utilizzano i CFD.
Competenze e caratteristiche fondamentali richieste nello swing trading
I trader dovranno avere determinate caratteristiche e un livello di conoscenza degli investimenti e di competenze tecniche da moderato ad avanzato.
Analisi tecnica
Nello swing trading, il punto cruciale sta nel sapere come capire il momento ottimale per entrare e uscire dalle negoziazioni.
Ciò richiede l’analisi di un grafico dei prezzi delle azioni o, in altre parole, la conoscenza di come eseguire l’analisi tecnica.
La buona notizia è che potreste non avere bisogno di conoscenze estremamente avanzate o profonde, ma in ogni caso dovrete sapere abbastanza da essere in grado di individuare i segnali giusti quando appaiono.
Conoscenza degli strumenti di trading
Insieme all’analisi tecnica, dovreste anche imparare a fare uso di strumenti di trading pertinenti per aiutarvi ad eseguire correttamente le negoziazioni.
Ad esempio, dovreste imparare come impostare uno stop loss per proteggervi dal rischio di ribasso; utilizzare gli strumenti di creazione di grafici per trovare i ritracciamenti di Fibonacci (no, non ha nulla a che fare con il Codice Da Vinci); come trovare semplici medie mobili per pianificare le negoziazioni e altro ancora.
Sì, è tutto piuttosto tecnico e disorientante per i principianti, il che non fa altro che sottolineare l’importanza di stabilire una solida base di conoscenze prima di buttarsi nella mischia.
Disciplina e concentrazione
Poiché lo swing trading è incentrato sull’azione dei prezzi a breve termine e sul rispetto di obiettivi predefiniti, i trader non devono lasciarsi deviare dal piano.
Essere influenzati dalle ultime notizie può comportare la perdita di controllo sul trade, aumentando il rischio di un esito negativo.
Per questo motivo, uno swing trader deve avere un alto livello di autodisciplina e concentrazione.