Che cosa è un mercato ribassista? La guida completa

A volte, durante i cicli di mercato, i mercati azionari possono precipitare e i prezzi possono scendere. Si tratta di una condizione che può durare per un breve periodo di settimane o mesi o, al contrario, può trascinarsi per anni. Si tratta di un mercato ribassista?

A seconda delle circostanze, potrebbe esserlo.

Ma cosa sono esattamente i mercati ribassisti?

Continuate a leggere per saperne di più sui bear market (mercato “orso”), le loro prospettive e le loro fasi. Analizzeremo anche alcuni recenti mercati ribassisti e il loro impatto e discuteremo cosa si può fare durante questi periodi. 

Che cosa è un mercato ribassista?

Si parla di mercato ribassista quando i mercati sperimentano una tendenza al ribasso prolungata o continua. In queste fasi i prezzi delle azioni, dei fondi negoziati in borsa (ETF) e dei fondi indicizzati potrebbero scendere di oltre il 20% rispetto ai massimi recenti a causa del sentimento negativo degli investitori nei confronti del mercato ^[1]. 

Un modo per prevedere un potenziale declino del mercato complessivo è quello di osservare un indice come l’S&P 500, che segue le 500 maggiori società quotate nelle borse statunitensi, e cercare un calo prolungato dei prezzi. Anche il calo del 20% prolungato per oltre un paio di mesi di altri titoli come azioni, ETF e materie prime potrebbe  essere un segno di un mercato ribassista. 

I mercati “orsi” possono essere specchio delle recessioni del mercato e di altre tremende recessioni economiche.

Tipi di mercati ribassisti

I tipi principali di mercato sono due: ciclico e secolare ^[2].

I mercati ribassisti ciclici si verificano a causa delle normali fluttuazioni in un’economia. Questi periodi compaiono quasi ogni 6-10 anni come un riadattamento dopo periodi prolungati di mercati in forte espansione (quando tutti i principali settori dell’economia sperimentano una crescita massiccia).

D’altra parte, i mercati secolari sono il risultato della politica finanziaria che ha rallentato la crescita economica, facendo scoppiare bolle di mercato, guerre e pandemie. Le tendenze del mercato secolare possono spesso danneggiare il sentimento degli investitori, impedendo loro di investire in grandi quantità. Anche le cedole ad alto interesse per obbligazioni e buoni del tesoro spesso causano mercati ribassisti secolari poiché gli investitori sono incentivati a trarre vantaggio da questi strumenti a rischio zero. Poiché la loro domanda di attività nei mercati azionari si riduce, si può innescare un mercato orso.

Esploriamo alcune caratteristiche comuni di questi mercati.

Caratteristiche di un mercato ribassista

Quali sono gli elementi da ricercare per capire se un mercato è ribassista?

#1 Durata della recessione

A differenza della maggior parte dei ribassi nei mercati azionari, un bear market di solito dura sul lungo periodo. 

#2 Mercati azionari sottoperformanti

Una regola generale indica di guardare se i mercati azionari sperimentano una tendenza al ribasso costante di oltre il 20% in tutti i settori ^[3]. 

#3 Aumenta l’avversione al rischio

Quando i mercati azionari iniziano a tendere al ribasso, la maggior parte degli investitori mette i propri soldi in investimenti “rifugio” e diventa avversa al rischio. Alcuni investitori possono vendere le loro attività, attendere che si plachi la tempesta per trovare un altro punto di ingresso favorevole o accontentarsi di strumenti finanziari meno volatili. 

#4 Recessione economica

La recessione è una caratteristica fondamentale di un mercato ribassista. Può portare ad un aumento della disoccupazione, alla riduzione delle abitudini di spesa e all’inflazione.

Le cause di un mercato ribassista

Esploriamo alcuni fattori alla base di un mercato “orso”.

Crescita economica lenta

Se la crescita economica nel paese rallenta, potrebbe portare a mercati ribassisti. La maggior parte delle persone, infatti, ridurrà le proprie abitudini di spesa perché non può  permettersi alcuni prodotti e servizi.

Le aziende possono anche ridimensionare o chiudere i negozi e i produttori possono accumulare prodotti in quanto prevedono prezzi migliori in futuro. 

Bolle di mercato che scoppiano

Ogni volta che scoppiano bolle specifiche del settore commerciale, l’intero mercato potrebbe crollare. La bolla immobiliare del 2008 e la bolla delle dot-com sono ottimi esempi.

Gli investitori possono ritirare i propri investimenti e compensare ulteriori rischi uscendo da quei settori di mercato. Le bolle scoppiate possono cancellare il valore delle aziende e distruggere il capitale di coloro che hanno investito in esse.

Recessione

La recessione è un’altra causa comune di un mercato ribassista. La sottoccupazione, la disoccupazione e un calo dei rendimenti delle imprese possono esercitare pressioni sui mercati azionari e spingerli verso il basso poiché meno persone corrono rischi e investono in essi. 

Crisi di salute pubblica

Le pandemie globali e altre crisi pubbliche possono far precipitare i mercati. Nell’esempio della pandemia COVID-19, gli investitori hanno prelevato i loro soldi dalla maggior parte dei settori delle principali economie man mano che i casi aumentavano. Ciò, insieme ai blocchi di massa, ha portato a un arresto economico quasi totale. 

Molte aziende hanno chiuso e molti importanti fondi indicizzati hanno visto un declino senza precedenti.

Conflitti politici

I conflitti possono causare mercati ribassisti. L’instabilità in una regione può causare la chiusura di aziende e mercati. Un buon esempio è il conflitto Russia-Ucraina del 2022 ^[4]. 

Inoltre, i periodi pre-elettorali o un esito elettorale sfavorevole possono portare a mercati ribassisti, soprattutto perché gli investitori si trattengono per timore di perdere il loro capitale a causa della paura, del dubbio e dell’incertezza. 

Andamento dei tassi di interesse

Una continua tendenza al rialzo dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali può innescare mercati ribassisti. Visto che le obbligazioni e i buoni del tesoro si avvicinano ai rendimenti offerti dai mercati azionari, molti investitori optano per questi strumenti per far crescere i loro capitali. Questo a sua volta potrebbe ridurre il capitale che viene allocato verso il mercato azionario. Inoltre, gli investitori ottimizzano i portafogli e riducono la loro propensione al rischio man mano che i rimborsi dei prestiti diventano più costosi. 

Fasi di un mercato ribassista

Prima che il mercato cali completamente, passerà attraverso alcune fasi. Ecco quali sono le fasi che precedono un mercato ribassista ^[5].

Fase 1: Realizzazione

Nelle prime fasi di un mercato “orso”, i sentimenti degli investitori nei confronti dei mercati cambiano, passando dalla ricerca del rischio all’avversione.

Alcuni investitori ridimensionano le proprie posizioni, mentre altri potrebbero volerle liquidare interamente. Altri ritirano qualsiasi posizione, realizzando guadagni e riducendo la propria partecipazione in varie società. 

Fase 2: Capitolazione

Nella fase di capitolazione, gli investitori sperimentano un improvviso crollo del valore dei prezzi delle azioni. Molte aziende e banche in circolazione possono anche iniziare a segnalare perdite o rendimenti decrescenti. 

Questa fase spesso intimidisce gli investitori con posizioni esposte e altera la loro visione dei mercati azionari. Successivamente, infatti, essi possono essere spinti a ritirarsi da qualsiasi coinvolgimento nel mercato. Le azioni di trading ad alto volume iniziano a scendere, indicando un’economia in crisi. 

Fase 3: Speculazione

In questa fase, gli investitori iniziano ad accettare e comprendere le ragioni del ribasso del mercato. Molti investitori iniziano a entrare nei mercati e a riguadagnare la fiducia necessaria per assumere nuove posizioni, nonostante la volatilità del mercato. Ciò potrebbe portare ad un aumento dei prezzi di alcune azioni e dei volumi di trading.

Fase 4: Anticipazione

In quest’ ultima fase, molti prezzi delle azioni raggiungono il livello di supporto nei loro, già bassi, prezzi. In questa fase i prezzi delle azioni potrebbero aumentare di nuovo e le economie potrebbero migliorare man mano che gli investitori anticipano i mercati rialzisti. 

Mercati ribassisti passati

I mercati ribassisti sono abbastanza comuni e, nel secolo scorso, alcuni sono entrati nella storia ^[6].

Elenchiamo i più conosciuti.

Il mercato ribassista del 2020

Nel 2020, la pandemia globale di COVID-19 ha portato allo sviluppo di un mercato ribassista. Questa tendenza è iniziata a marzo 2020 ed è stata una delle più brevi registrate ^[7]. 

Il fondo indicizzato S&P 500 è sceso di oltre il 30%, ma ha lentamente riacquistato terreno nei trimestri successivi. A causa della rapida diffusione del virus e dei blocchi diffusi, c’è stato un crollo globale delle prestazioni economiche. Negli Stati Uniti, la disoccupazione ha raggiunto il picco del 14% e molte piccole imprese hanno chiuso definitivamente in tutto il mondo.

La grande depressione

La grande depressione del 1929 è uno dei mercati ribassisti più famosi del mondo. È anche conosciuto come il catastrofico shock economico, in quanto ha distrutto milioni di investitori. Wall Street è andata in panico e molti titoli sono scesi sotto l’80% ^[8].

Per i successivi tre anni, il settore industriale negli Stati Uniti è stato sommerso e il livello di disoccupazione ha raggiunto un inquietante 24%. Questo ha portato ad un tremendo calo delle abitudini di spesa dei consumatori. Oltre 4800 banche hanno chiuso e milioni di civili hanno perso i loro risparmi. 

La bolla delle dot-com

Alla fine degli anni ’90, il mondo ha sperimentato un cambiamento con l’adozione di Internet. Questa nuova tendenza ha attirato milioni di investitori che hanno investito ingenti quantità di capitale in società e imprese legate alla tecnologia ^[9]. 

Sfortunatamente, molti di loro non erano abbastanza esperti per verificare l’affidabilità di tali società. Secondo il Nasdaq, la bolla delle dot-com era sopra i 5000 punti prima di scoppiare poco prima della chiusura dell’anno. 

Successivamente, all’inizio del 2000, gli investitori hanno perso enormi quantità di capitale a causa della scarsa valutazione delle attività, poiché la maggior parte di esse erano truffe. Molti progetti di società Internet erano irrealistici e insostenibili, il che ha portato alla loro chiusura e a enormi perdite finanziarie.

Bolla immobiliare

La bolla immobiliare è il risultato dell’elevata domanda di alloggi, che ha portato all’aumento dei prezzi delle abitazioni. La forte domanda ha costretto la maggior parte degli investitori a pompare capitale extra nel settore immobiliare ^[10]. 

La bolla immobiliare del 2007 negli Stati Uniti è stata principalmente dovuta ad un aumento delle sottoscrizioni di mutui da parte di clienti ad alto rischio con standard di prestito allentati e debole supervisione normativa. Negli anni che hanno portato alla crisi, i tassi di interesse hanno continuato ad aumentare gradualmente man mano che il mercato raggiungeva un punto di saturazione. Molte persone senza un reddito stabile o sufficiente hanno iniziato a trovare difficoltà a permettersi il rimborso del prestito e le rate sui mutui. 

Le crescenti inadempienze ipotecarie hanno successivamente portato alla caduta di titoli garantiti da ipoteca e altri derivati che tracciano i mutui subprime come materie prime sottostanti. La perdita di valore in questi prodotti finanziari garantiti da ipoteca ha causato un panico che ha congelato il sistema di prestito globale e alla fine ha fatto scoppiare la bolla immobiliare, spazzando via trilioni di dollari di investimenti in mutui subprime.

Più di 9 milioni di posti di lavoro sono stati persi e si stima che circa 10 milioni abbiano perso le loro case ^[11].

Le pratiche migliori per gli investitori durante i mercati ribassisti

Ecco alcune cose che potreste prendere in considerazione durante un mercato ribassista ^[12].

Diversificate le vostre partecipazioni

La diversificazione è una strategia chiave per aiutarvi a prepararvi meglio e a gestire i mercati ribassisti. Invece di investire in una singola classe di attività come il settore immobiliare, spalmate il rischio e il capitale sul mercato acquistando materie prime, obbligazioni, fondi indicizzati, azioni e altro ancora. 

Un guadagno in una classe di attività può potenzialmente compensare altre perdite subite a causa di un mercato “orso”. Ad esempio, avere una posizione in oro può potenzialmente compensare le perdite azionarie subite. Inoltre, investire in ETF e fondi indicizzati è un’altra opzione, perché una singola società perdente nel paniere non porta necessariamente l’intero indice verso il basso. 

Aggiustate l’allocazione delle risorse

Man mano che i vostri obiettivi di investimento cambiano, allineate la vostra attuale strategia di allocazione delle risorse con i vostri obiettivi finanziari. In un mercato orso, ciò potrebbe significare considerare la riallocazione del capitale ad attività con meno rischi.

Investite solo in attività che si adattano alla vostra strategia di investimento. Se avete una propensione al rischio, assicuratevi di capire bene cosa state facendo e siate certi di potervi permettere eventuali aspetti negativi delle vostre decisioni. Se siete avversi al rischio, concentratevi su attività a basso rischio con rendimenti stabili. 

Non vendere in modo emotivo

Durante un mercato ribassista, evitate il panico vendendo i vostri beni. Se si dispone di investimenti a lungo termine con un potenziale di guadagni futuri, si può prendere in considerazione di tenerli. Alcune attività con una solida posizione finanziaria e un modello di business redditizio potrebbero riprendersi nella prossima corsa al rialzo man mano che i mercati si riprendono.

Dollar-cost averaging 

Invece di aspettare che i mercati si riprendano prima di entrare in posizioni vantaggiose, è possibile utilizzare il metodo del dollar-cost averaging per entrare nel mercato. 

Questa strategia comporta l’investimento di quantità fisse di denaro a intervalli regolari. Potrebbe ridurre i costi di investimento a lungo termine e aiutarvi a diversificare il vostro portafoglio. 

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