Per molti, i mercati rialzisti sono periodi di incredibile successo finanziario in cui tutto è in rialzo e c’è positività nel mercato; ad esempio si parla di mercato rialzista quando le azioni, le materie prime, gli ETF e i fondi indicizzati S&P 500 registrano profitti.
Ma è davvero questo che definisce un mercato rialzista? E in caso contrario, qual è la vera definizione di mercato “toro”?
In questa guida vi accompagneremo attraverso la definizione e le caratteristiche dei mercati rialzisti. Inoltre, ne discuteremo le cause e ne analizzeremo gli esempi e le migliori pratiche da mettere in atto in questi periodi.
Che cosa è un mercato rialzista?
Si definisce mercato rialzista un periodo in cui i mercati azionari registrano un aumento prolungato dei prezzi delle attività di oltre il 20% a partire dai minimi recenti.
I mercati rialzisti durano in genere da un periodo di diversi mesi a sette o più anni. Poiché sono piuttosto difficili da identificare fino a quando non sono passati, molti investitori tendono a valutare le prestazioni del mercato basandosi su indici come l’S&P500 o il Dow Jones Industrial Average, o il prezzo dell’oro e delle obbligazioni.
Proprio come nel caso dei mercati ribassisti, esistono diverse tipologie di mercato rialzista. Queste includono:
- Mercati rialzisti secolari: mercati toro duraturi che possono superare i 25 anni. A loro volta possono contenere diverse tipologie di mercato ribassista.
- Mercati rialzisti dell’oro: si formano quando i prezzi dell’oro continuano a salire per periodi prolungati.
- Mercati rialzisti obbligazionari: quando le obbligazioni continuano a offrire rendimenti positivi.
- Mercati rialzisti azionari: quando i mercati azionari continuano a colpire nuovi massimi e minimi più alti.
Quali sono le caratteristiche di un mercato rialzista?
Caratteristiche di un mercato rialzista
Ecco cosa può caratterizzare un mercato rialzista:
Un’economia solida
La tendenza rialzista del mercato di solito indica un’economia in forte espansione. Oltre a un PIL in crescita, la crescita del mercato sostiene l’aumento dei tassi di occupazione e diffonde lo sviluppo ad altri settori.
Più aziende reinvestono i loro profitti, aumentano la forza lavoro e si diversificano in altri segmenti di mercato. Inoltre, le persone dispongono di più reddito e di un maggiore potere d’acquisto.
Aumento delle prestazioni di mercato
I prezzi delle azioni alle stelle sono un altro un chiaro segno dei mercati rialzisti. Quando i prezzi delle azioni aumentano del 20%, probabilmente si noterà la stessa tendenza anche in fondi indicizzati come il DJIA o l’S&P 500.
Aumento della propensione al rischio
Una tendenza rialzista del mercato è di solito l’ideale per gli investitori che cercano maggiori rischi. I mercati rialzisti possono dare ritorni favorevoli sugli investimenti. Molti investitori saranno disposti ad acquistare più azioni, diversificare i loro portafogli e investire in mercati nuovi e nascenti.
Offerta pubblica iniziale (IPO) aumentata
Con una maggiore fiducia degli investitori, le aziende e le imprese potrebbero iniziare a prendere in considerazione le IPO e cercare finanziamenti iniziali.
Le cause di un mercato rialzista
È difficile prevedere un mercato rialzista perché il miglioramento può essere sottile. Tuttavia, ecco come capire, a grandi linee, di essere entrati in una tendenza rialzista.
Tassi d’interesse bassi
I mercati rialzisti attraggono tassi di interesse bassi. Ora, gli investitori possono assumere più debito dalle istituzioni finanziarie e aumentare il loro capitale. Gli investitori esperti possono anche utilizzare i tassi di interesse per assumere maggiori rischi e aumentare i loro potenziali rendimenti, con posizioni di trading più ampie.
Deficit dell’offerta
Man mano che le aziende assumono più lavoratori i guadagni migliorano, portando a migliori abitudini di spesa e ad un aumento della domanda. Ciò può portare a una tensione nella catena di approvvigionamento, in quanto le aziende si sforzano di soddisfare la domanda del mercato per prodotti più nuovi e migliori.
Accordi di libero scambio
I mercati rialzisti attraggono nuovi partner commerciali. Portano inoltre ad una riduzione del costo degli scambi, che porta a tariffe più basse e alla revoca delle sanzioni. Ciò consente ai paesi e alle regioni di commerciare liberamente con meno restrizioni.
Crescita economica stabile
Una crescita economica stabile porta ad un aumento del reddito per i lavoratori e ad un maggiore reddito disponibile. Poiché i consumatori godono di questo aumento, gli investitori e gli operatori possono anche assumersi maggiori rischi.
Esempi di mercati rialzisti storici
Ci sono stati molti mercati rialzisti entusiasmanti nel recente passato. Vediamone alcuni:
Il mercato “Toro” del 2009
La corsa al rialzo del 2009 è durata per un periodo record di 11 anni fino all’inizio del 2020, poco prima che la pandemia di COVID-19 portasse ad un arresto.
C’è stata una crescita costante e continua in tutti i mercati, tra cui azioni, materie prime, immobili, energia e salute. Alcuni dei suoi driver includevano criptovalute, tecnologia Bitcoin, auto elettriche e guadagni aziendali positivi. Inoltre, questo periodo ha avuto alcuni dei tassi di interesse federali più bassi.
Fattori come i tagli delle imposte sulle società dal precedente 35% verso circa il 20% hanno anche sostenuto in modo significativo il mercato rialzista.
Aziende come Apple (AAPL) hanno visto i loro prezzi azionari salire di oltre il 1000%, mentre i principali fondi indicizzati come S&P 500 e DJIA hanno superato il 170%.
Il mercato rialzista del 1990
Il motore del mercato rialzista dell’era tecnologica è stata la speculazione sulla bolla delle dot-com, che è durata circa 7-10 anni.
Poiché la tecnologia era ancora un concetto nuovo, la maggior parte degli investitori ha allocato il proprio capitale a qualsiasi azienda tecnologica che potesse aumentare i propri guadagni.
Aziende come Amazon, Yahoo, Microsoft e Qualcomm hanno contribuito molto al mercato toro delle dot-com. L’indice S&P 500 è salito del 417%, offrendo agli investitori grandi rendimenti degli investimenti.
Il mercato toro di Regan (1980)
Il principale motore del mercato rialzista di Regan è stata la firma del disegno di legge fiscale da 98,3 miliardi di dollari. Verso la fine del 1982, il DJIA e l’S&P 500 sono saliti mentre gli investitori continuavano ad acquistare azioni di società.
Inoltre, il suggerimento dell’allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Regan, di abbassare i tassi di interesse e stimolare la crescita economica, ha ulteriormente aumentato la speculazione sui mercati.
A metà agosto 1982, il New York Stock Exchange (NYSE) ha raggiunto volumi di scambio di oltre 400 milioni di azioni settimanali.
Il mercato rialzista giapponese (1980)
Durante la sua corsa al rialzo, il Giappone è diventato un gigante globale in molte aree, tra cui tecnologia, immobiliare, intrattenimento e altro ancora.
Il Giappone ha offerto un ritorno sugli investimenti di gran lunga migliore rispetto alle azioni statunitensi e ai fondi indicizzati. Negli anni ’80, il Nikkei Index Fund ha fatto quattro volte di più dell’S&P 500. A quel tempo, il Nikkei ha registrato un rally del 900%, raddoppiando le dimensioni dell’S&P 500 nel giro di cinque anni.
I driver del mercato toro giapponese sono stati l’industrializzazione e la valutazione immobiliare. Ad esempio, a Mitsubishi gli affari sono andati così bene che ha acquistato il Rockefeller Center di New York.
Il mercato rialzista si è concluso negli anni ’90, con un crollo doppio rispetto alla bolla immobiliare statunitense e alla bolla dot-com.
Approfittare dei mercati rialzisti
Poiché i mercati rialzisti sono più difficili da prevedere, potrebbero essere anche più difficili da sfruttare. Ci sono alcune cose che potreste voler considerare se pensate di voler sfruttare un periodo di questo tipo:
Guardate il calo dei prezzi
Sebbene “rialzista” significhi una tendenza al rialzo dei prezzi, ci sono momenti in cui i prezzi del mercato azionario scendono, prima di riprendersi. Potreste trovare l’opportunità per acquistare attività e diversificare rapidamente il vostro portafoglio durante questi piccoli cali.
Una volta che i prezzi si alzano e si stabilizzano, potete guadagnare sfruttando i salti di prezzo ristretti o godervi i rendimenti a lungo termine andando “long”.
Diversificare il proprio portafoglio
Un mercato rialzista è un ottimo momento per diversificare i propri beni. Quando i prezzi di mercato mostrano una buona crescita, si può capitalizzare su questa tendenza al rialzo e prendere in considerazione la possibilità di mettere i piedi in più scarpe.
La diversificazione può aiutarvi a sfruttare appieno le varie opportunità di mercato.
Acquistare e mantenere
Poiché c’è esuberanza nei mercati e sentimento positivo degli investitori durante una corsa al rialzo, potete cercare di acquistare e detenere quante più attività possibile, in base al vostro piano di trading. Dopo di che, una volta che i prezzi salgono di nuovo, potete considerare la vendita per guadagnare profitto.
Swing trading
Lo sing trading è uno dei tanti modi per capitalizzare piccoli movimenti di prezzo in un mercato rialzista. Nel swing trading i trader entrano nelle posizioni quando i prezzi di mercato fluttuano e approfittano della volatilità dei prezzi.
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